HAI ROTTO IL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE: COSA FARE?
GLI 8 MOTIVI PER CUI DOVRESTI SEMPRE RIVOLGERTI A UN FISIOTERAPISTA
Una delle varie aree di intervento di cui mi occupo e in cui sono specializzato è quella relativa alla fisioterapia del ginocchio.
Nel ginocchio sono presenti 4 legamenti:
- Collaterale mediale (LCM) e laterale (LCL);
- Crociato anteriore (LCA) che si incrocia con il crociato posteriore (LCP)
Nel mondo sportivo uno degli infortuni più frequenti e al tempo stesso più temuto è la rottura del legamento crociato anteriore. É un rischio in cui incorre soprattutto chi pratica sport da contatto quali il calcio, l’hockey, il basket, come anche da non contatto, per esempio lo snowboard, lo sci, il tennis, etc. La funzione del legamento crociato anteriore è contribuire alla stabilità passiva del ginocchio. A volte la rottura del legamento crociato anteriore può essere accompagnata da un interessamento meniscale. Le conseguenze di una distorsione di ginocchio comportano effetti negativi che si ripercuotono sia sulle normali attività della vita quotidiana del paziente sia sulle sue performance sportive, che siano amatoriali o agonistiche.
Una delle possibilità terapeutiche è la chirurgia. In questo caso sono diverse le opzioni per la ricostruzione del neo-legamento (esatto! É possibile anche contemplare un approccio conservativo, ma ne parleremo in un altro post…).
Attraverso un intervento è possibile introdurre un graft (innesto), che può essere di diversi tipi:
- Tendine del muscolo semitendinoso e del muscolo gracile;
- Tendine rotuleo;
- Tendine quadricipitale;
- Prelievo da cadavere;
- Legamento sintetico (quest’ultima opzione è la meno consigliata rispetto alle altre dalle attuali evidenze).
A seguito di un intervento di ricostruzione del crociato è bene che ogni paziente intraprenda un percorso di riabilitazione con un fisioterapista. A questo proposito, ci sono una serie di domande ricorrenti che i pazienti che si devono sottoporre o che si sono già sottoposti a tale intervento mi pongono. Oggi cercherò di rispondere a ciascuna di queste.
Quando dovrò iniziare la fisioterapia?
Il prima possibile! Cominciare subito con la fisioterapia a partire dal giorno dopo e non oltre i 4 giorni dall’intervento è un’ottima strategia per evitare complicanze e tornare il prima possibile alle proprie ADL: Activities of Daily Living, cioè le normali attività quotidiane che l’individuo svolge in autonomia.
Per quanto tempo dovrò portare le stampelle?
In media per 15-25 giorni, a seconda della tua capacità di gestione del carico per poter tornare ad un cammino di qualità.
Dovrò utilizzare un tutore?
Scientificamente NON è consigliato per due motivi:
- Non sono dimostrati benefici dell’utilizzo del tutore nella fase post-chirurgica;
- Aumenta la restrizione del movimento e riduce l’incremento di forza e di capacità di gestione del carico.
Quando sarò in grado di ricominciare a guidare l’auto?
Il momento in cui si possono abbandonare le stampelle (dai 20 ai 25 giorni) è il momento in cui tendenzialmente potrai tornare a guidare. Dovrai prima però verificare di aver recuperato del tutto la capacità dell’arto di gestire il pedale.
Queste tempistiche possono differire di 4/5 giorni tra ginocchio destro o sinistro date le differenti funzioni dell’uno e dell’altro sui pedali. Se ti sei operato al ginocchio destro occorrerà qualche giorno di più prima che possa rimetterti alla guida in quanto le funzioni che ha il piede destro nella guida sono più complesse rispetto a quelle del sinistro.
Al di là di queste tipiche domante che puntualmente un paziente mi pone, quali sono i vantaggi legati all’affrontare la riabilitazione post-chirurgica con un fisioterapista?
1. RIDUZIONE DEL PERIODO NECESSARIO PER IL RECUPERO
Affidarsi a un fisioterapista comporta un più rapido e un migliore risultato finale in termini di ripresa sia dal dolore che dalla disabilità.
2. RECUPERO DEL RANGE DI MOVIMENTO IL PRIMA POSSIBILE
La preoccupazione primaria di praticamente tutti i pazienti è quella di tornare alle loro solite attività quotidiane nel minor tempo possibile. Non servono miracoli. Sarà sufficiente un percorso di riabilitazione ortopedica studiato ad hoc.
3. EFFICACIA DELLA FISIOTERAPIA
Affidandosi alla guida di un un fisioterapista, il paziente parteciperà attivamente a un percorso dove è il lui stesso ad essere artefice dei suoi progressi.
4. DIVENTARE AUTONOMI
Uno dei compiti fondamentali di un fisioterapista è quello di educare il paziente. È utile che egli capisca quale sia il miglior programma di esercizi da eseguire a seconda della fase della riabilitazione che sta attraversando. Il paziente deve imparare a svolgerli non soltanto in seduta con la supervisione del fisioterapista ma anche in autonomia, che sia a casa o in palestra.
5. RIACQUISIZIONE DELLA PROPRIA SALUTE FISICA
Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana il percorso riabilitativo porterà al miglioramento della salute in generale rispetto alla ripresa delle attività a pieno regime.
6. RISPETTO DEL PROCESSO DI GUARIGIONE
La totale riacquisizione della capacità di movimento e della forza saranno il risultato di un percorso riabilitativo nel quale il fisioterapista saprà perfettamente come rispettare il processo di guarigione dei tessuti. Durante la riabilitazione il fisioterapista dovrà cioè stimolare in maniera progressiva i tessuti, che diventeranno sempre più forti così da garantire la completa guarigione delle strutture operate, minimizzando altresì la formazione di tessuto cicatriziale e di fibrosi.
7. OTTIMIZZAZIONE DELL’ESPOSIZIONE PROGRESSIVA AL CARICO
Sempre nel rispetto del processo di guarigione, l’esperienza del fisioterapista fa sì che l’aumento dei carichi con cui il paziente lavorerà, non saranno decisioni frutto di improvvisazioni che causano nella maggior parte dei casi un re-infortunio, ma di un programma di rinforzo muscolare e di ricondizionamento appropriato e studiato su misura per le esigenze del paziente.
8. RITORNO ALL’ATTIVITÀ SPORTIVA
Se il paziente pratica sport, avrà come obiettivo il recuperò della piena funzionalità: la riabilitazione sportiva sarà dunque intesa come un ritorno allo sport nel minor tempo possibile. Ma il ruolo di un fisioterapista esperto è quello di condurre il suo paziente passo dopo passo a vari livelli di attività nel rispetto delle diverse fasi di guarigione con riduzione al minimo del rischio di recidive.
Return to run : ritorno alla corsa
Return to train: ritorno alla partecipazione agli allenamenti con limitazioni
Return to sport : ritorno alla partecipazione agli allenamenti senza limitazioni
Return to performance : ritorno alla competizione allo stesso livello pre-infortunio